intelligenza artificiale
EVENTI

25/01/2025

Intelligenza artificiale, rivoluzione epocale

L’Intelligenza artificiale sta cambiando il mondo, le nostre vite, la società, la prospettiva del futuro. In meglio o in peggio? In questo viaggio affascinante Bruno Geraci, in modo semplice e concreto, racconta le grandi conquiste, ma anche i rischi e le implicazioni etiche, sociali ed economiche di questo “alieno” con cui oggi conviviamo: macchine che imparano da sole, eserciti di soldati robot, scoperte mediche che promettono di allungare la vita media fino a 120 anni, la nostra voce clonata in appena quindici secondi e il nostro avatar in poco meno di mezz’ora.

Ma, l’IA sta diventando anche la nuova facce del potere, un potere che si colloca nell’evanescenza degli algoritmi e nella digitalizzazione più profonda, il cui controllo è nelle mani di pochissimi. Da qui l’urgenza di un’etica per le intelligenze artificiali, un’algoretica: un insieme di principi e norme che guidino lo sviluppo e l’utilizzo di queste tecnologie. In questo libro convivono grandi interrogativi etici e la scoperta di territori tanto sconosciuti da sentire quasi un’esaltante vertigine della conoscenza.

A parlare di Intelligenza artificiale. Possibilità infinite, rischi enormi, martedì 28 gennaio alle ore 18 al Circolo dei Lettori, saranno l’autore, Bruno Geraci, giornalista, saggista, poeta e scrittore, per dieci anni responsabile dei Servizi Giornalisti del Centro di Produzione Rai di Torino, dopo aver lavorato nei quotidiani Avvenire, La Stampa e Corriere della Sera e il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Stefano Tallia, in un evento intitolato Intelligenza artificiale, rivoluzione epocale.

«L’AI – dice l’autore – è una rivoluzione vorticosa, che ha uno sviluppo con possibilità infinite e moltissimi rischi; secondo me tra le professioni più a rischio ci sono certamente quelle inerenti la comunicazione. Si deve porre molta attenzione, perché oggi molte informazioni possono rivelarsi tremendamente false e rischiano di portare a una deriva senza che ci siano una tenuta etica e morale, come spiega anche nella prefazione al libro Paolo Benanti, dove parla di algoretica».

«Già parecchi giornali statunitensi, anche locali, – prosegue Geraci – lavorano con notizie confezionate dall’AI e devo dire che non ci sono grandi controlli, anzi praticamente nessuno. Quello che viene pubblicato è molto spesso errato e questo è un problema. Come dice il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli, la situazione che si sta costruendo in Europa, invece, ci rassicura più che altrove, ma è altrettanto vero che ogni giorno ci sono nuove possibilità di qualcosa che corre in una maniera spropositata e l’attenzione deve essere sempre alta».

«Il giornalismo – conclude Geraci – può utilizzare l’AI come uno strumento che affianchi nel lavoro, ma non per sostituire i giornalisti, come sostiene anche la Segretaria generale della Federazione Nazionale della Stampa Alessandra Costante. Insomma, credo si debba stare attenti a non farsi sopraffare da questa rivoluzione epocale, studiare, analizzare, informarsi e tenere ben presente ciò che ha detto una volta Enrico Mentana a questo proposito: il giornalismo cerca la verità, mentte l’AI crea finte verità».

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