EDITORIA

29/05/2024

Assemblea annuale della Subalpina: un anno di battaglie per la categoria

Venerdì 24 maggio si è tenuta allo Sporting di Torino l’Assemblea annuale della Subalpina, aperta a tutte le iscritte e a tutti gli iscritti. Sono stati molti i temi emersi, a partire dai problemi che affliggono il mondo, e segnatamente il nostro mondo, quello dell’informazione e del giornalismo.

I giornalisti e le giornaliste, come ha detto la segretaria nazionale Fnsi, Alessandra Costante, sono: «additati come casta e invece sono sempre più lavoratori poveri. Indicati come privilegiati e invece stretti tra diffuse crisi aziendali e un futuro ancora più incerto del presente. La quotidiana lotta dei giornalisti oggi è per mantenere saldo il dovere di informare, riconosciuto dalla Costituzione, e la dignità del proprio mestiere».

La Subalpina stessa declina ogni giorno questa situazione sotto forma di precariato, prepensionamenti, intelligenza artificiale, libertà di stampa; come dice la segretaria della Subalpina Silvia Garbarino, «la viviamo nelle quotidiane battaglie per il riconoscimento del ruolo dei giornalisti e del valore del lavoro giornalistico, contro condizionamenti, squilibri, abusi».

È di questi temi che abbiamo parlato con Garbarino, condividendo con lei riflessioni, esperienze e azioni possibili per il prossimo futuro.

«Partiamo da un dato – ci dice Garbarino: L’assemblea era per il bilancio, che si è chiuso purtroppo con un rosso di 72mila euro; è il primo anno dopo tanti anni in cui eravamo con una lieve perdita o in equilibrio, ma ci sono stati vari motivi. Mi fa piacere infatti ricordare che sono stati investiti dei soldi per ricorrere al Consiglio di Stato in merito al bando della Regione per la ricerca di incarico di ufficio stampa. Abbiamo vinto quel ricorso ed è stato vinto a tutela dei colleghi».

«Ci sono poi state due elezioni – continua Garbarino – che sono delle spese, ma è anche un esercizio di di democrazia. Non possiamo poi non sottolineare come il passaggio da Inpgi a Inps abbia tolto risorse importanti alle associazioni di stampa, a livello nazionale ma soprattutto locale. Perciò per il futuro stiamo ragionando su qualche forma di auto-sostentamento per sopperire almeno in parte al mancato contributo Inpgi».

«Come iscritti restiamo la quarta regione italiano, dopo Lombardia, Lazio e Campania. Abbiamo notato un aumento di iscritti freelance e professionali, così come un calo dei collaboratori. In ogni caso ci tengo a sottolineare che quel rosso di cui sopra non è un buco che intacca la serenità dell’associazione, abbiamo delle riserve per le emergenze, che ci permettono di vivere con una certa tranquillità questo momento».

Tra gli altri temi emersi: «A livello nazionale si è riaperto a Roma il tavolo contrattuale con gli editori, con il lavoro autonomo e il precariato al centro. Come commissione lavoro autonomo abbiamo realizzato diversi incontri e formalizzato una lettera ai cinque candidati della Regione sul costo e la precarietà del lavoro giornalistico in regione. C’è la necessità di una riforma della legge sull’editoria regionale; al momento ha risposto un solo candidato, che ha mostrato solidarietà alla categoria».

«Come lavoro autonomo – continua e conclude Garbarino – stiamo inoltre da tempo assistendo i colleghi e le colleghe nella tutela dei loro diritti; questo servizio di tutela legale è sempre più un punto forte dell’offerta del sindacato, a cui i colleghi si rivolgono per ribadire i loro diritti».

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