Violenza sulle donne, i dati dell’Osservatorio Step sui media
La rappresentazione sui media della violenza contro le donne è spesso «una rappresentazione distorta, che ha bisogno di essere messa meglio a fuoco». Così la professoressa Flaminia Saccà dell’Università La Sapienza di Roma presentando, mercoledì 27 novembre 2024, i primi dati dell’Osservatorio Step – Ricerca e Informazione sul racconto giornalistico della violenza alle donne, l’Osservatorio nazionale indipendente nato nel 2023 da un accordo di collaborazione fra il Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione della Sapienza e le Commissioni pari opportunità di Fnsi, Cnog e Usigrai, l’associazione Giulia Giornaliste, il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa dell’Università della Tuscia.
«Abbiamo analizzato circa 50mila articoli – ha spiegato ancora Saccà – e quello che emerge è che la rappresentazione non è sempre a fuoco, spesso si fa fatica a capire chi è che commette reati e la vittima non sempre è presentata come tale. Quando si parla del maltrattante di solito c’è una razionalizzazione nel rappresentarlo: si racconta che c’è un uomo che ha agito con violenza soprattutto se è un immigrato. La donna invece viene ancora rappresentata come sola, giovane e molto fragile: è una rappresentazione distorta che ha bisogno di essere messa meglio a fuoco».
A chiudere il dibattito ospitato nella sede del sindacato gli interventi del presidente Fnsi, Vittorio di Trapani e della segretaria del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Paola Spadari. Durante i lavori è stato anche proiettato un contributo video dello scrittore e drammaturgo Stefano Massini.
I dati dell’Osservatorio presentati dalla professoressa Flaminia Saccà