Tra parlamentari e giornalisti serve un confronto stabile
A distanza di un anno dall’ultimo incontro, le associazioni di categoria dei giornalisti hanno invitato i parlamentari piemontesi a un nuovo confronto sui tanti temi aperti in materia di informazione. Il punto di partenza sarà quello dal quale ci si era lasciati nel maggio dello scorso anno, quando da parte della categoria si era alzata, forte, la richiesta di modificare la norma sulla presunzione di innocenza. Nel frattempo, molte cose sono accadute sotto al cielo della politica a partire dal cambio della legislatura, ma nulla è mutato nelle difficoltà di lavoro che incontrano ogni giorno i giornalisti. Il diritto di cronaca continua a essere quotidianamente limitato da una norma che lascia nelle sole mani delle Procure la valutazione su ciò che debba essere conosciuto dall’opinione pubblica. Una norma che, ben lontano dall’intento dichiarato di proteggere la dignità delle persone sottoposte a indagine, concede alla magistratura il controllo pressoché totale sul flusso dell’informazione: non proprio un principio garantista…
Ma questo non è il solo problema che riguarda l’informazione e del quale dovrebbe occuparsi il Parlamento. Sarebbe giunto anche il tempo di prendere in esame un serio progetto di legge sulle querele bavaglio che vengono utilizzate sempre più frequentemente come strumento di intimidazione nei confronti dei giornalisti più esposti sul fronte del crimine organizzato. Ce lo ha ricordato recentemente nella sua visita a Torino anche Luciana Esposito, la collega napoletana che combatte a mani nude con la sua testata on line contro la camorra che infesta Ponticelli.
Tutto questo, naturalmente, senza parlare dell’irrinunciabile riforma dell’Ordine la cui legge, vecchia di sessant’anni, non risponde neppur lontanamente a quello che è oggi il sistema dell’informazione. In ultimo, l’argomento già affrontato in questo diario settimanale, l’intelligenza artificiale e l’urgenza che questa tecnologia venga presto normata per evitare che il solco tra vero e falso divenga sempre più sottile mettendo a rischio la nostra convivenza civile.
Ci incontreremo sabato mattina al Circolo della Stampa e l’auspicio è che questo possa essere l’inizio di un cammino per un confronto stabile e costante tra i parlamentari piemontesi e le organizzazioni dei giornalisti.
Stefano Tallia, Presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte